venerdì 18 settembre 2015

Che meraviglia di fiori! A Montisola si celebra la Festa di Santa Croce in un paesaggio da fiaba


Una festa che si ripete ogni cinque anni, un appuntamento da non perdere. A Montisola, sul lago d'Iseo (Bs) si celebra la famosa Festa di Santa Croce, conosciuta anche come Festa dei Fiori. Le frazioni di Carzano e Novale si trasformano per una settimana in borghi dall'aspetto fiabesco, adornati da migliaia di fiori.. di carta! E' proprio questa la peculiarità della manifestazione isolana, i fiori sono tutti realizzati e decorati a mano dagli abitanti, che impiegano anche più di un anno per farli. E sono dei veri capolavori. Una tradizione che dura dal 1836, quando il colera colpì duramente questi piccoli paesi del lago d'Iseo mietendo numerose vittime. Gli abitanti, per essere risparmiati dalla malattia, chiesero la grazia facendo Voto alla Santissima Croce, promettendo di onorarla con una festa a cadenza quinquennale. Con la scomparsa dell'epidemia, da quell'anno si continua a celebrare la festa di Santa Croce ogni cinque anni. 

Dal 14 al 20 settembre ritorna quindi questa bellissima festa, gli addobbi tingono i vicoli e le piazzette di Carzano e Novale di svariate tonalità. Migliaia di fiori colorati vengono posti sulle arcate di legno ricoperte di aghi di pino, sui muretti e sulle porte delle case. La preparazione comincia ancora a luglio quando viene alzato nella piazzetta del "Port Antic" il primo palo di sostegno, chiamato in dialetto "antena". Poi prende forma la struttura ad arcate, circa trecento, e a settembre queste vengono interamente addobbate di fiori che sembrano veri, grazie alla maestria della popolazione che rispetta la regola di realizzare solo fiori reali, non di fantasia. Quindi il lavoro è meticoloso e di precisione, e il risultato è che mentre passeggiate sotto un cielo fiorito potrete ammirare meravigliose riproduzioni di tulipani, rose, gerbere, gigli, begonie, calle, girasoli o margherite.

La manifestazione è cominciata lunedì con la Processione e la Santa Messa presso la chiesa di Carzano. In questi giorni si è già registrata un'incredibile affluenza di turisti e curiosi. Alla festa si può andare in qualsiasi momento della giornata: con il sole i colori sono ancora più accesi, e verso sera le arcate si illuminano grazie alle luci bianche poste tra i fiori. Ci sono stand gastronomici, concerti e serate danzanti, insomma tutti gli ingredienti per una festa grandiosa.

Per arrivare a Montisola potete prendere il battello a Sale Marasino che vi conduce nei pressi di Carzano, oppure da Sulzano per Peschiera Maraglio, da qui poi proseguite a piedi fino alla festa. La gente che in questi giorni si sta recando a Montisola è davvero tanta, complice anche il bel tempo oltre all'attesa quinquennale. Ci sono code sia all'andata che al ritorno. Il mio consiglio per evitare code in auto, trovare il parcheggio e limitare le code agli imbarchi è questo: prendete la strada provinciale SP510 che porta verso la Val Camonica (quella delle gallerie per intenderci, così evitate la strada che costeggia il lago che è parecchio trafficata), prendete l'uscita per Sulzano e scendete nel paese ricongiungendovi alla statale e proseguite in direzione Sale Marasino. Dopo pochi minuti, prima di arrivare a Sale, troverete sulla destra un campo rialzato che funge da parcheggio auto gratuito. Sulla sinistra c'è il lago con un porto commerciale, ve ne accorgete solo perchè c'è un molo e qualche chiatta. Lì ci sono un paio di battelli privati che fanno avanti e indietro da Montisola, solitamente c'è poca gente. Vi lasciano a metà tra Peschiera e Carzano, 15 minuti a piedi dalla festa. Costa 5 euro A/R, attenzione che l'ultima corsa è tra le 20 e le 21, quindi lo sconsiglio a chi vuol stare a Montisola fino a tarda serata, ma lo consiglio a chi vuole evitare le code. (Io sono andato di giovedì e non ho fatto alcuna coda mentre agli imbarcaderi di Sulzano e Sale Marasino c'erano lunghe file, idem al ritorno, ma nel week-end non assicuro niente perchè sicuramente ci sarà ancora più gente).

Al ritorno il battello solca le onde del lago mentre lascio alle spalle Montisola con i suoi magnifici fiori colorati. Il cielo si tinge di rosso nel tramonto del sole, mentre le sagome dei borghi dell'isola sembrano emergere dalle acque scure del Sebino stagliandosi nella luce del crepuscolo. Le nuvole nere e i tuoni che minacciavano il regolare svolgimento della festa sono risultate inoffensive, gli ultimi raggi di sole illuminano la strada verso casa, mentre negli occhi vedo ancora le magnifiche forme di quei fiori di carta fatti a mano, e mi chiedo come sia possibile che gli abitanti di quei luoghi riescano a farli così belli. Ma è un segreto che si tramanda da decenni e da generazioni e che spero continui anche in futuro.










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