9 ottobre 1963. Sono passati ben 52 anni dal disastro della diga del Vajont che provocò circa 2000 vittime. Quella sera la caduta di una gigantesca frana staccatasi dal Monte Toc nelle acque del sottostante bacino e la conseguente tracimazione dell'acqua della diga, provocarono l'inondazione e la distruzione dei paesi del fondovalle veneto, tra cui Longarone.
Sono stati commessi tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage: l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico; l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.
Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la previdibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.
Stasera osserviamo un minuto di silenzio, diciamo una preghiera o accendiamo una candela, in ricordo di quelle vittime innocenti.
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