Al nostro arrivo a Cannes il sole è già alto, il primo caldo estivo si fa sentire. Il nostro albergo si trova in buona posizione in Rue d’Antibes, in pieno centro. Passeggiamo volentieri nella città del “Festival del Cinema”, seducente e affascinante al punto giusto. C'è un bel lungomare sulla Promenade de la Croisette che divide la spiaggia dagli hotel più o meno lussuosi. Alla fine della camminata si arriva al Palais des Festivals, quello del Festival del Cinema appunto, che si tiene nel mese di maggio. Qui ogni anno arrivano attori e registi di tutto il mondo per la premiere dei loro film. Attraversiamo la zona del porto per poi salire nella parte alta della città con il castello Chateau de la Castre da dove si gode di un'ottima vista sul mare e sul centro. E poi di nuovo giù nei caratteristici vicoletti pieni di ristoranti, nel quartiere compreso tra la Gare Routiere (la stazione degli autobus) e il Marche Forville (mercato coperto), dietro al municipio, l'Hotel de Ville. Qui ci fermiamo per cena, ma le escargot e altri piatti tipici francesi che ci vengono proposti non ci attirano. Più che altro ci lascia perplessi la faccia attonita del signore seduto al tavolo accanto che guarda sgomento il suo piatto fumante appena portato dal cameriere. Sorridiamo della sua titubanza, non sembra francese e forse ha scelto a caso un piatto dal menù, e a quanto pare non gli è andata bene. Così ci accontentiamo di una entrecote un po' troppo... cot, ovvero è stato come mangiare la suola di una scarpa. Dicono che la cucina francese sia buona, ma forse abbiamo solo sbagliato ristorante.
La mattina seguente lasciamo Cannes percorrendo la bella strada costiera che partendo da Theoule sur Mer costeggia il promontorio dell’Esterel: ci fermiamo più volte per le dovute soste fotografiche: il panorama è stupendo con di fronte il mare turchese e alle spalle le rocce rossastre delle montagne.
La strada è lunga, ma la troviamo poco trafficata e ci lasciamo trasportare dalla magia del paesaggio. Giunti a St. Raphael troviamo questa cittadina un po' caotica, ma sembra comunque un buon posto di villeggiatura.
Decidiamo comunque di proseguire, passando per Saint Maxime fino ad arrivare alla nostra meta, la famosa località turistica di Saint Tropez. Forse è più la fama del nome perché in sé il paese (un tempo villaggio di pescatori) non offre molto e non vale la tanta strada percorsa per arrivarci. E' stata più la curiosità che ci ha spinto fin qui, ma non ci ha entusiasmato. Nel porticciolo ci sono diversi yacht, nei vicoli del paese qualche negozio delle solite firme costose. Apprezziamo alcuni artisti locali che espongono le proprie opere sulla piazzetta del porto. Decidiamo così di raggiungere una spiaggia vicina, molto bella, la Plage de Pampelonne, che scopriamo poi essere una di quelle dove si recava solitamente Brigitte Bardot negli anni Sessanta oltre ad altri personaggi famosi del jet-set internazionale.
Nel pomeriggio ripercorriamo la lunga strada fatta al mattino godendo nuovamente del bellissimo panorama dell’Esterel rientrando a Cannes. Delusi dalla cena della sera precedente ci rechiamo in una pizzeria con gli sgargianti colori della bandiera italiana, ma gestita da francesi. Quando andiamo all'estero prima di recarci in un ristorante italiano di solito ci facciamo tentare dalla cucina locale. Ma dopo due giorni abbiamo fame e optiamo per una classica pizza. Che dire, era buona e abbondante. Meno male.
Il giorno dopo ancora percorriamo la strada verso i paesi provenzali, imbottigliandoci nel traffico di Antibes e di Cagnes sur Mer. Riusciamo a districarci in poco tempo e finalmente raggiungiamo l’arroccato e caratteristico borgo medievale di St. Paul de Vence, in perfetto stile provenzale, tra gallerie e botteghe di artisti e tra aromi di spezie e lavanda. Qui si respira l'aria della Provenza. Davvero molto carino, come il piccolo paese di Biot che raggiungiamo poco dopo, sempre sulle colline, anche se questo era veramente piccolo. Assaggiamo in una forneria le tipiche paste francesi (sia salate che dolci), proprio deliziose. Poi torniamo verso Antibes dove ci spaparanziamo al sole e ci facciamo un bel tuffo nel mare. Fa caldo, la spiaggia in centro al paese è piccola e affollata, ma non è un problema. Il mare è calmo e la vista sulla città vecchia di Antibes è fantastica. Così la raggiungiamo per fare per un bel giro tra le strade animate del centro.
Nel ritorno percorriamo la strada che porta a Cap d’Antibes e poi a Juan le Pins, ritornando a Cannes.
La mattina successiva è già ora di tornare a casa. Ma prima di lasciare Cannes e la bellissima Cote d'Azur ci rechiamo a Marche Forville, il mercato. L'aria è colma degli aromi delle verdure e delle spezie, del profumo dei fiori e della lavanda. Compriamo frutta, pomodori, salvia e basilico. Soddisfatti e inebriati dai profumi provenzali della Costa Azzurra, salutiamo la France e in poco tempo siamo già in Italia.
Non essendo mai sazi di località da visitare ci fermiamo a San Remo dove passeggiando tra il Casinò e le vie affollate del centro ci gustiamo una bella focaccia ligure. Restiamo sulla strada costiera, da Andora al simpatico borgo di Laigueglia arrivando poi ad Alassio, con l’isola Gallinara all’orizzonte. Poi da Ceriale a Loano, e infine di nuovo sulla strada verso casa.
La Costa Azzurra è veramente affascinante, il clima, i suoi colori e i suoi profumi la rendono unica. Ci sono località famose e quindi è normale trovarle affollate, soprattutto in estate, ma non è poi così difficile scoprire quegli angoli nascosti dove è doveroso fermarsi per poter apprezzare tutta la bellezza di questa terra.
Nessun commento:
Posta un commento