martedì 26 maggio 2015

Sensazioni e impressioni dal Salone Internazionale del libro di Torino

La scorsa settimana mi sono recato al Salone Internazionale del libro di Torino, per curiosità e soprattutto per poter trascorrere una giornata completamente tra i libri. Gli stand degli espositori e degli editori erano centinaia, praticamente mi sono perso nei padiglioni del Lingotto invaso da un'autentica folla. Scolaresche, gruppi di amici, scrittori, professionisti del settore, persone di tutte le età, in cerca dello stand di una certa casa editrice o di quel particolare libro, lettori appassionati trasformatisi in girovaghi instancabili che hanno percorso su è giù i corridoi della fiera sbirciando le copertine e soffermandosi a leggere un incipit o una quarta di copertina.

I libri che profumano di carta fresca di stampa, ma anche le voci degli interlocutori che rimbalzano da una conferenza all'altra: è bello vedere quanta gente ami ancora la lettura in un'epoca in cui leggere un libro pare essere divenuta un'attività obsoleta e noiosa. La tecnologia aiuta con gli e-book, i libri on-line, ma personalmente un libro cartaceo è tutta un'altra cosa. Poterlo sfogliare, annusare, percepirlo al tatto, è un'esperienza sensoriale che già vale il suo prezzo, ancora prima di leggerlo. La soddisfazione di aver trovato quel libro tanto cercato, comprarlo, portarlo a casa e infine dopo la sospirata lettura riporlo nella libreria di casa come se fosse un prezioso reperto. Recarsi al Salone in effetti equivale a entrare in una gigantesca libreria, anche se è molto di più. Perchè qui oltre ai libri ci sono le persone che i libri li creano.

La giornata quindi è trascorsa tra la ressa degli stand delle case editrici più conosciute alla sobrietà degli editori minori che ho apprezzato maggiormente, perchè nel loro piccolo svolgono il lavoro più difficile, quello di emergere e di farsi conoscere. Discorso che vale anche per chi si affaccia al mondo della scrittura cercando di farsi spazio a suon di pagine dattiloscritte. 
In ogni caso, editori e autori uniti dallo stesso desiderio, quello di creare un prodotto meraviglioso che possa raggiungere il cuore e la mente delle persone, una piccola opera che racchiude un grande potere: il libro. 

martedì 12 maggio 2015

La bambina e la balena


Adelaide scrutò l’orizzonte appoggiata alla balaustra della nave che da tre giorni solcava le onde dell’Oceano Atlantico. Mentre il vento le scompigliava i capelli, la donna ricordò l’ultima volta che aveva attraversato quell’immensa distesa blu.

Adelaide era ancora una bambina. Abitava in un piccolo paese di campagna, ma ogni estate trascorreva qualche giorno di vacanza nella casa del nonno, giù nella baia, in un villaggio di pescatori. Andava sempre in spiaggia a giocare con la sabbia e a fare un tuffo nel mare. Una mattina come tante si era alzata, aveva fatto colazione, si era messa il costume, ma improvvisamente si era accorta che il nonno non era in casa. Dal porticciolo giungevano voci concitate e Adelaide, più che mai incuriosita, era uscita di corsa per andare a vedere cosa fosse successo. Al porto aveva incontrato il nonno, il quale tutto emozionato, le aveva detto che quella notte una gigantesca balena si era incagliata sulla spiaggia. Una balena! Adelaide era rimasta con la bocca spalancata. Non aveva mai visto una balena. Aveva guardato verso la spiaggia dove un’enorme macchia scura risaltava nella sabbia bianca. Senza pensarci un attimo aveva corso a perdifiato raggiungendo il cetaceo in pochi minuti. Al suo cospetto Adelaide si sentiva molto piccola. La balena era così grande da intimorire chiunque. Poco dopo era arrivato anche il nonno insieme a un folto gruppo di pescatori. Tutti discutevano e imprecavano perché sapevano che la salvezza dell’animale era una questione di tempo. Se non avessero riportato subito la balena in mare aperto, entro poche ore sarebbe morta. Il nonno si era dato un gran da fare e anche lei aveva dato una mano. Donne e bambini riempivano i secchi con l’acqua del mare e li rovesciavano sull’animale per inumidirlo. Gli uomini si erano divisi in due squadre: alcuni si occupavano di imbragare la balena con reti e funi, altri avevano messo a disposizione i loro pescherecci per trascinare il cetaceo nel mare e condurlo alla salvezza. Adelaide si era avvicinata alla balena e l’aveva accarezzata, poi era salita sulla barca del nonno. Il rumore dei battelli rimbombava nella baia, i comignoli sbuffavano e la balena sofferente emetteva deboli richiami. Adelaide osservava le operazioni con il cuore in gola. Quando finalmente le barche avevano preso il largo trascinando il cetaceo per qualche miglio in mare aperto, lei era rimasta appoggiata alla balaustra a vedere la maestosa creatura che riprendeva vita. Infine la balena era stata liberata in mezzo all’oceano e Adelaide aveva gioito abbracciando il nonno e saltellando sulla prua della nave. In lontananza la balena aveva soffiato un getto d’acqua altissimo e con la grossa coda alzata pareva salutare e ringraziare i suoi salvatori. Adelaide l’aveva vista inabissarsi per sempre nella maestosità dell’oceano e una lacrima le era scesa lungo il viso. Da quel giorno non aveva più visto la balena e nemmeno la casa del nonno che, una volta tornati in porto, si era accasciato sul pontile. Il cuore debole non aveva retto agli sforzi di quei giorni. Adelaide era tornata con i suoi genitori nella casa di campagna e da allora non era più salita a bordo di una nave.

“Signora, tutto bene”? domandò un giovane in divisa facendo sobbalzare la donna.
Adelaide, destata bruscamente dai ricordi, annuì al marinaio. Si asciugò una lacrima con il dorso della mano lasciando la balaustra. Quindi rientrò nella cabina senza nemmeno accorgersi dell’enorme balena che seguiva la scia della nave.

venerdì 1 maggio 2015

Expo Milano 2015, si comincia!


Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione, un giro del mondo tra i padiglioni di un sito espositivo che si estende su una superficie di più di un milione di metri quadri, un viaggio nella cultura, nei profumi, nei colori e nelle tradizioni dei popoli. 

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema principale di quest'evento mondiale su cui riflettere e confrontarsi, affrontando i problemi dei paesi che soffrono la fame e di quelli in cui i problemi sono il troppo cibo o l'alimentazione scorretta. I 140 Paesi che vi partecipano mostreranno il meglio della propria tecnologia tentando di dare risposte alle esigenze del nostro pianeta. L'Expo richiamerà a Milano milioni di visitatori, ci saranno incontri e spettacoli, attrazioni, convegni, esibizioni, in compagnia della simpatica mascotte Foody.

La prima Esposizione Universale risale a quella di Londra nel 1851 (altre minori già dal 1700), seguita da quella di Parigi con la costruzione della Tour Eiffel. Viene ospitata sempre in una città diversa, è un'occasione per recuperare aree urbane degradate e un rilancio economico. Tanti i simboli delle varie Expo: la Torre Eiffel, l'Atomium di Bruxelles, l'Acquario e il porto di Genova, lo Space Needle di Seattle, e molto altro come a Barcellona, Siviglia, San Francisco, Montreal, Lisbona, Osaka, Vancouver, Melbourne.

L'Expo è quindi un'occasione di rilancio per il nostro paese, è il simbolo dell'Italia che lavora e che vuole migliorare. Un evento da non perdere.

Buon viaggio quindi con Expo 2015!