martedì 30 dicembre 2014

Festa di Capodanno



La festa di Capodanno è pronta a cominciare. Tra fuochi d'artificio, flute colmi di spumante o champagne, cenoni, canti e balli, feste di piazza e l'imperdibile conto alla rovescia che porta alla mezzanotte e al nuovo anno. Che un piatto di lenticchie, un bacio sotto il vischio, un vecchio oggetto buttato via, o un qualsiasi gesto scaramantico riteniate opportuno, siano di buon auspicio per l'anno nuovo! Buon 2015! 

mercoledì 24 dicembre 2014

Il significato del Natale


Il Natale nella tradizione cristiana è la celebrazione della nascita di Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, avvenuta a Betlemme. Si festeggia il 25 dicembre per la maggior parte delle chiese occidentali, il 7 gennaio per la chiesa ortodossa. La religione simboleggia la nascita di Gesù nella realizzazione del Presepe: Gesù bambino che nasce in una grotta o in una capanna, tra pastori e animali che assistono alla sua venuta al mondo. La fantasia di molti dà sfoggio a presepi dalle infinite varianti, piccoli o enormi, da quello classico, a quello meccanico o a quello vivente, con persone e animali veri.

Nella tradizione laica, sviluppata nei paesi nordici, il Natale è anche il giorno in cui si scambiano doni e regali, è rappresentato dalla figura di Babbo Natale o Santa Claus, che deve le sue origini a San Nicola, protettore dei bambini. 
Nelle varie culture e tradizioni popolari esistono diverse versioni sulla figura di Babbo Natale. La sua dimora viene fissata per la maggior parte degli europei a Rovaniemi in Finlandia, o secondo gli americani, al Polo Nord. Per spostarsi si narra che usi una slitta trainata da magiche renne che si alzano in volo.

L'altro simbolo del Natale è l'Albero, con luci e svariate decorazioni, tra cui palle, stelle, oggetti in legno o di stoffa, e molto altro. Anche qui si libera la fantasia dando vita a magnifici alberi colorati e luminosi. I colori che vanno per la maggiore sono il rosso, l'oro, l'argento, ma anche il bianco, il blu o perfino il viola.
Le città si illuminano, sfavillano nelle fredde notti invernali. Alle finestre o sui balconi luci e decorazioni.
Il Natale è il giorno in cui si dovrebbe essere più buoni e comprensivi, anche se tale proposito è valido anche per il resto dell'anno. A Natale si festeggia in compagnia, chi la sera della Vigilia, chi a pranzo il giorno stesso, chi in entrambe le occasioni. Dalle nostre parti a Natale si mangiano ravioli in brodo o casoncelli, polenta, zampone o cotechino, faraona ripiena, carne lessa e patate arrosto, i dolci tipici sono il panettone, il pandoro, il torrone, i dolci a base di cioccolato. Ogni paese o nazione ha le proprie ricette tipiche, e in ogni casa si imbandisce la tavola secondo le proprie tradizioni. Natale è il giorno in cui ci si scambiano i regali, e ciò ha favorito il consumismo portandolo quasi all'esasperazione in questo periodo dell'anno. Fortunatamente il Natale conserva ancora un po' di quella magia che lo rende unico, soprattutto nei giorni che lo precedono, nell'attesa del giorno di festa. Il Natale riunisce le persone, il Natale è una pausa di riflessione, il Natale dovrebbe essere sempre un momento di solidarietà verso chi è meno fortunato. A Natale le luci scaldano il cuore, come il tepore di un camino acceso in casa mentre fuori imperversa una bufera di neve. Il Natale è condivisione, stare in famiglia, tornare a casa. Il Natale è allegria, tra un brindisi e una risata. Il Natale è un canto o una musica natalizia. Un fiocco di neve, ma anche un raggio di sole. Il Natale è fede oltre a tanta magia. Il Natale è un momento, ma nel proprio cuore lo si può far durare tutto l'anno.

Con questa frase di Charles Dickens che mi è piaciuta molto e che racchiude in un certo senso parte del significato del Natale, auguro a tutti voi un Felice e Sereno Natale.

"Caro, caro Natale, che hai il potere di ricondurci alle illusioni della fanciullezza, che ricordi al vecchio i piaceri della sua gioventù, che riconduci da mille miglia lontano il viaggiatore e il navigante al suo focolare, fra le pareti tranquille della sua casa!"


mercoledì 17 dicembre 2014

Passeggiando in una Londra vestita d'inverno

 
Il nostro arrivo a Londra è stato accompagnato dalla classica pioggerella britannica e da un’aria gelida. Nel pomeriggio verso le quattro c’era già buio e la città si è illuminata delle luci natalizie. Dall’hotel abbiamo raggiunto a piedi la luminosa Piccadilly Circus, percorrendo Shaftesbury Avenue, tra i teatri di Soho. Un gran traffico e tantissima gente per le strade. Percorrendo l’elegante Regent Street ci siamo inoltrati in Carnaby Street, addobbata per le feste. Ritornando da Piccadilly Circus (con il Trocadero e la statua di Eros in mezzo) siamo arrivati a Trafalgar Square che ci ha piacevolmente stupito: una bella piazza, con la National Gallery alle spalle, le fontane luminose e la Colonna di Nelson al centro. Siamo arrivati così a Westminster con il Parlamento e il famoso orologio, il Big Ben. In Parliament Square anche la Westminster Abbey, l’abbazia, dove siamo entrati il giorno dopo. Tornando verso l’albergo ci siamo fermati in Leicester Square per una bella bistecca in uno dei tanti Angus Steak House della città. 

La mattina seguente abbiamo raggiunto con la metro Buckingham Palace, il palazzo della regina. Tanti turisti, ma il cambio della guardia che era in programma non è stato fatto. In compenso abbiamo visto il cambio delle guardie a cavallo al palazzo delle Horse Guards, dopo aver attraversato St. Jame’s Park, tra scoiattoli e grosse oche. Su Parliament Street abbiamo visto anche l’ingresso di Downing Street, la strada dove al n°10 c’è la casa del Primo Ministro inglese, completamente chiusa e sorvegliata dalla polizia. Quando la inquadrano alla televisione sembra molto più accessibile! Tornati a Westminster abbiamo goduto di nuovo della bellissima torre del Big Ben: i rintocchi delle campane riecheggiano nell’aria mistica di una Londra che pare sempre misteriosa al suo cospetto. Quei rintocchi che hanno scandito molte ore di diverse epoche storiche risuonano tuttora in una città che continua a fiorire. 
Il freddo intenso ci ha accompagnato nella lunga attesa all’entrata dell’Abbazia di Westminster. Ma ne è valsa la pena. All’interno è tutto magnifico, anche qui si respira l’odore del passato, dell’antico che non smette di esistere. Qui sono stati incoronati i re e le regine inglesi, qui è stato celebrato il funerale di Lady Diana. Ecco allora che incontriamo le tombe dei vari sovrani Edoardo e Enrico, di Elizabeth e dell’eterna rivale, la cattolica regina Maria di Scozia. Ci sono lapidi commemorative dei grandi poeti e scrittori inglesi, come Shakespeare. E il sepolcro di due grandi scienziati, Newton e Darwin. Bellissima la Cappella della Vergine con l’elaborata volta a ventaglio e affascinante la parte del coro.

Dopo la visita, usciti dalla bella facciata dell’abbazia, con la metro abbiamo raggiunto la Cattedrale di St. Paul, con l’enorme cupola, e percorrendo il pedonale Millenium Bridge, abbiamo attraversato il Tamigi. Qui, accanto alla Tate Modern, sorge il Globe Theatre, ricostruzione dell’antico teatro di Shakespeare, rotondo e in stile Tudor. Dal ponte abbiamo visto anche i grattacieli della City, come quello più bizzarro di forma ovale (30 St. Mary Axe), chiamato “cetriolo”. Ripresa la metro ci siamo diretti al famoso ponte di Londra, il Tower Bridge, accanto alla Torre di Londra, la fortezza. Abbiamo percorso a piedi il ponte ammirando l’imponente struttura che si apre al passaggio di grosse navi. Tornando verso l’hotel ci siamo fermati in cerca della Temple Church, la chiesa dei Templari, che purtroppo era chiusa. Con uno dei caratteristici autobus inglesi su due piani siamo tornati distrutti verso l’albergo. Abbiamo cenato presto in un Pizza Hut di Oxford Street prima di buttarci nella folla pronta a festeggiare l’ultimo dell’anno.

E la sera, facendo molta strada a piedi, siamo riusciti a raggiungere la sponda del Tamigi in Victoria Embankment, di fronte alla gigantesca ruota panoramica, il London Eye, dove a mezzanotte sono stati accesi i fuochi d’artificio. Imponente l’organizzazione e il servizio di sicurezza, la gente era davvero tanta, strade chiuse al traffico e percorse da migliaia di persone. Serata fredda, è caduto anche qualche fiocco di neve poco dopo la mezzanotte. Dopo il brindisi, la stanchezza ci ha spinto in un lungo e lento ritorno all'hotel, nel silenzio della folla. Un po' surreale, ma sono inglesi. 

Al mattino, anche se assonnati, andiamo subito al London Eye dove facciamo un bel giro di mezz’ora sulla ruota panoramica alta 135 metri: la vista sulla città è ottima anche perché è una bella giornata di sole seppure fa freddo. Le cabine di vetro della ruota sono chiuse e offrono una vista a 360°. Vediamo sotto di noi la zona di Westminster e più lontano la Battersea Power Station, l’ex centrale elettrica usata dai Pink Floyd per la copertina del loro album Animals; verso est si vedono i grattacieli della City e la cupola di St. Paul. Verso ovest St. Jame’s Park con Buckingham Palace e Hyde Park.

Poco dopo percorriamo a piedi il Westminster Bridge raggiungendo nuovamente il Big Ben. Poi con la metro ci inoltriamo nel quartiere di Notting Hill, diventato famoso con il film di Julia Roberts e Hugh Grant. Percorriamo Portobello Road ammirando le casette colorate e i negozietti di antiquariato e di souvenir. Una bella zona, con eleganti case in stile inglese. 


Riprendiamo la metro per scendere a Trafalgar Square proprio mentre sfila la parata di Capodanno: come ogni anno circa diecimila artisti di ogni età sfilano con carri e abiti colorati. Folcloristica e divertente. 
Raggiungiamo poi il mercato coperto di Covent Garden, dove anche qui si esibiscono alcuni artisti di strada. Ci fermiamo in un bar per riposare e per scaldarci concedendoci un buon irish coffee. L’ultima tappa della giornata è a Knightsbridge, nel quartiere di South Kensington, al grande magazzino di Harrod’s. Un palazzone ricoperto di luci, e all’interno sei giganteschi piani dove si può comprare di tutto. Qui il lusso e l’eccesso sono quasi nauseanti. Il proprietario è Mohamed al-Fayed, padre di Dodi, il compagno di Diana, morti entrambi nel fatale incidente nel tunnel del Pont de l'Alma a Parigi. A entrambi infatti è dedicato un piccolo mausoleo posto al piano terra nella scala principale. Stanchi, ma mai domi, torniamo a Piccadilly Circus, percorriamo tutta Regent e Oxford Street, attraversiamo Soho fino a Leicester Square dove andiamo a cenare in un ristorante italiano.

Al mattino lasciamo l’hotel e facciamo un breve giro nei dintorni, in Bedford Square, prima di prendere la metro e raggiungere di nuovo la zona di South Kensington, con fermata nei pressi del Natural History Museum. Il palazzo del museo è enorme e vecchio, l’ingresso è pure gratuito e c’è poca gente. All’interno troviamo un gigantesco scheletro di brontosauro e in fondo una scalinata con la statua di Darwin. Vaghiamo per più di due ore tra scheletri di dinosauri, mammiferi e uccelli imbalsamati, scheletri enormi di balene, e aree dedicate alla natura che può essere anche catastrofica, come nelle zone del vulcano o del terremoto. La visita è interessante e piacevole, anche se alla fine siamo piuttosto stanchi. Nel pomeriggio il museo è così pieno di gente che la coda all’entrata arriva in strada.

Riprendiamo la metro, dopo il solito pranzo di questi giorni, che consiste in un hot-dog, e scendiamo a Hyde Park, il parco gigantesco di Londra. Prima di entrare sulla destra troviamo il Wellington Arch, l’arco che vedevamo in lontananza da Buckingham Palace. Scopriamo che è stato allestito il Christmas Market, con casette natalizie e un Luna Park. Camminiamo tra gli scoiattoli fino ad arrivare all’inizio del lago, The Serpentine, tra cigni, oche e gabbiani. Il parco è enorme e immaginiamo come possa essere in primavera o d’estate, fiorito e con il sole caldo. 
A malincuore dobbiamo riprendere la metropolitana per raggiungere l’hotel (dove abbiamo lasciato le valigie) e poco dopo la stazione di Liverpool Street dove ci aspetta il pullman per Stansted. Dopo aver abbandonato la periferia londinese raggiungiamo l’aeroporto, pure in anticipo.

Al di là degli stereotipi.
Credevamo che Londra fosse un po’ più mite! Invece faceva molto freddo con minime di -2° e massime di +3°! Quando siamo tornati in Italia a Londra ha nevicato gettando la città nel caos. 
Gli inglesi sono noti per la loro antipatia, ma noi li abbiamo trovati spesso cordiali e gentili.
L’efficienza inglese è incredibile: l’organizzazione della sera dell’ultimo dell'anno
dovrebbe essere d’esempio per molti paesi, migliaia di persone che si muovono in modo ordinato e senza lamentarsi. Anche se così facendo sono un po’ noiosi...
Abbiamo mangiato bene, sia la bisteccona della prima sera, che la pasta dell’ultima sera nel ristorante italiano.
Un po’ a cunicoli le gallerie della metropolitana ("the tube"), ma treni sempre puntuali. Mai un ritardo. 

Londra è una città elegante, ricca di fascino e di storia, da ammirare di giorno e di notte. Con le luci natalizie è ancora più splendente. Sicuramente ci torneremo, abbiamo ancora molte cose da vedere. E da vivere.






venerdì 12 dicembre 2014

La magica notte di Santa Lucia

L'arrivo di Santa Lucia è un evento davvero magico atteso da molti bambini. La tradizione popolare è legata al culto della Santa martirizzata a Siracusa durante le persecuzioni di Diocleziano il 13 dicembre dell'anno 304. Il suo corpo oggi è conservato e venerato nella Chiesa di San Geremia a Venezia. Il 13 dicembre Santa Lucia, protettrice della vista e degli occhi, viene ricordata e festeggiata con processioni, fiere e feste cittadine, fuochi d'artificio, in molte località d'Italia, da Siracusa a Venezia. Santa Lucia viene venerata da cattolici, luterani e ortodossi in varie nazioni d'Europa. La festività è molto sentita anche in Svezia dove si usa far indossare alle bambine vesti bianche e alle figlie maggiori un copricapo con sette candele per far luce nel buio al risveglio prima dell'alba. Nelle città del Nord Italia come a Brescia, Bergamo e Verona, i bambini scrivono una letterina a Santa Lucia chiedendo di ricevere alcuni regali nella promessa di essere sempre buoni e meritevoli. Prima del 13 dicembre Santa Lucia fa loro visita suonando un campanellino e nella notte del suo arrivo lascia doni e dolciumi nelle case dei bambini. I piccoli devono restare a letto a dormire fino al mattino, sanno che non possono vedere Santa Lucia, perchè potrebbero ricevere una manciata di cenere negli occhi. E chi non si comporta bene rischia di ricevere del carbone al posto dei regali.

Fin da bambino ho sempre vissuto con trepidazione questa festa. Con l'avvicinarsi del 13 dicembre aumentava l'agitazione, nel tintinniio dei campanellini che si sentivano suonare fuori dalla porta di casa, con le letterine da scrivere e imbucare o lasciare appese fuori dalla finestra, fantasticando sui doni e sui regali che si desideravano ricevere, fino alla tanto sospirata sera del 12 dicembre. Prima di andare a dormire si preparava con l'aiuto dei genitori un piatto con delle fette di pane e dei biscotti con un bicchiere di acqua o latte per Santa Lucia e il suo fedele asinello. Oppure si usavano anche delle arance, dei mandarini o della farina. Poi ci si recava a dormire, calava il silenzio, con il sonno che tardava ad arrivare per la troppa emozione. Ho sempre associato il detto che "la notte di Santa Lucia è la notte più lunga dell'anno" non tanto alla vicinanza con il solstizio d'inverno e alle tante ore di buio, ma al fatto che non scorreva mai, tanto era lunga l'attesa, ed era così difficile addormentarsi! Il risveglio era sempre di buon mattino, e nonostante la stanchezza, molto piacevole e per nulla faticoso. I primi passi nel buio della stanza, una prima luce accesa, il freddo dopo aver abbandonato il tepore delle coperte, mamma e papà che si alzavano assonnati dal letto, e infine la luce della sala che splendeva su quei desideri che la buona Santa Lucia aveva esaudito. 

Anche questa notte Santa Lucia entrerà nelle case di molti bambini. Sempre che si siano comportati bene. La notte sarà lunga e agitata, grazie a quell'incredibile magia che Santa Lucia sa regalare, a grandi e piccini.

lunedì 8 dicembre 2014

Mercatini di Natale, un'antica e affascinante tradizione



Ogni anno in questo periodo paesi e città si illuminano e si tingono dei colori natalizi, dando sfoggio della propria bellezza e rievocando l'antica tradizione dei Mercatini di Natale. A chi piace vivere la magica atmosfera natalizia tra luci e addobbi, curiosando tra le tipiche casette in legno, tra ghirlande e profumi di spezie e cannella... i Mercatini sono l'ambiente perfetto.
Musiche e canti natalizi, paesi in festa, bancarelle e stand di ogni tipo, decorazioni per l'albero e il presepe, oggetti in legno, candele, stelle e palle colorate, centritavola, vin brulè, caldarroste, piatti tipici, sono solo alcuni dei principali ingredienti per trascorrere una giornata tra i Mercatini di Natale.
In Europa ogni anno migliaia di turisti prendono d'assalto città e paesi in Italia, Austria, Germania, Svizzera, Francia e oltre.
Alcuni dei Mercatini austriaci più famosi si trovano a Innsbruck, Linz, Vienna, Salisburgo e Graz.
In Svizzera i più affascinanti sono a Berna, Zurigo, Ginevra, Losanna, Montreaux, Lucerna, Basilea.
In Germania a Norimberga, Costanza e Lindau, Monaco, Stoccarda, Friburgo, Dresda, Berlino, Lubecca, Francoforte.
In Francia a Strasburgo, Colmar, Parigi, Avignone, Bordeaux, Lione, Lilla.
Ma anche a Praga, Budapest, in Slovenia, in Belgio, in Danimarca, in Scandinavia, e oltreoceano, tra Canada e Stati Uniti.
Un po' ovunque insomma. Anche in Italia non si scherza, la tradizione è antichissima e ogni anno in molte località si ripropongono i Mercatini di Natale. Tra i più gettonati ci sono quelli del Trentino Alto Adige: Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone, Vipiteno, Trento, Levico, Pergine, Rovereto, Arco, Riva. Ma anche in Veneto come a Verona, nelle Marche come a Candelara e Urbino, a Lucca e Siena, in Lombardia, Piemonte, Friuli, Valle d'Aosta, a Roma, Napoli con i suoi Presepi, in Puglia e in Sardegna, in tutte le regioni, centinaia, anzi migliaia di borghi e paesi si abbelliscono e si illuminano a festa secondo le proprie tradizioni.
La magia del Natale accomuna tutte queste località, ma i Mercatini di Natale non devono essere considerati solo come un luogo di shopping e ricerca sfrenata dell'acquisto, cose che hanno ben poco dello spirito natalizio. Passeggiando tra i Mercatini è bello lasciarsi sedurre dall'incanto del Natale, magari nei momenti di minor ressa, con un canto o una melodia natalizia, le luci accese all'imbrunire, per i più fortunati anche qualche fiocco di neve, una tazza fumante, un momento di aggregazione e condivisione, un saluto o un sorriso. 
Anche quest'anno quindi buona passeggiata tra i Mercatini di Natale che preferite, all'insegna dello spirito natalizio, nella preparazione al Natale, nella contemplazione del suo vero significato oltre a tutte le decorazioni e agli addobbi che lo rendono così affascinante e speciale. 

lunedì 1 dicembre 2014

Dicembre, un mese d'incanto

Infine, è arrivato. Dicembre, l'ultimo mese dell'anno. Il mese dell'Avvento, tra luci e addobbi natalizi, che culmina nella festività del Natale e nei festeggiamenti dell'ultimo giorno dell'anno, passando dal Ponte dell'Immacolata e dai weekend all'insegna della magica atmosfera natalizia. Nella tradizione popolare Dicembre viene associato al freddo e alla neve, con l'inizio dell'inverno nella terza decade del mese. Tuttavia negli ultimi anni il clima è notevolmente cambiato, gli inverni rigidi con nevicate intense, nebbie fitte e temperature ben al di sotto dello zero sono stati sostituiti da stagioni più miti. Il manto bianco e i candidi fiocchi sono comunque lo sfondo ideale nelle immagini e nelle raffigurazioni natalizie, tanto da incantare ogni volta grandi e piccini. Le città si accendono con centinaia di lampadine, le luci del Natale invadono case e negozi, lo shopping gongola nonostante la crisi, ma è lo spirito ciò che conta. Lo Spirito del Natale, che scalda il cuore di chi addobba un albero o realizza un presepe, di chi sa godere ogni momento di questo mese ricco di fascino e magia.
Dicembre, Inverno, Avvento e Natale. Un brindisi a questo mese, che le giornate buie e piovose possano brillare come lo scintillio del sole sulla neve. L'incanto è servito.