Viaggiando attraverso l'Austria arriviamo in Ungheria e dopo aver oltrepassato le città di Gyor e Tatabanya tra distese di colline ricoperte di brina e ghiaccio ecco che vediamo sbucare la nostra meta all'orizzonte: Budapest!
Qui andiamo a visitare la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa dei Cappuccini, e percorrendo il lungofiume raggiungiamo Clark Àdám tér, vicino al Ponte delle Catene da dove si può prendere la funicolare per salire sulla zona collinare di Buda, con la Galleria Nazionale Ungherese, il Palazzo Reale (dove ci siamo scaldati con del vin brulè gentilmente offerto da alcuni volontari), il Museo Storico, il Palazzo Sándor, fino a salire lungo Uri utca verso alla magnifica Chiesa di Mattia e allo spettacolare Bastione dei Pescatori, raggiungendo la Chiesa di Santa Maria Maddalena, il Museo Militare e la Porta di Vienna.
Qui le strade e i vicoli sono caratteristici con le case colorate e con i tetti a punta. Poco dopo ci inoltriamo nel Labirinto di Budavár, un vero e proprio labirinto di grotte primitive formatesi grazie ai caldi laghi sotterranei di Budapest: infatti qui fa parecchio caldo, è tutto buio, umido, ed è divertente, ma anche inquietante, camminare tra sculture e geroglifici con un sottofondo musicale piuttosto lugubre.
Scendendo dalla collina e attraversando il Ponte delle Catene e poi Váci utca, percorriamo Deák tér, Erzsébet tér, Andrássy utca, dove abbiamo visto il Teatro dell’Opera Nazionale, fino a Oktogon, dove incontriamo decine di ragazzi ungheresi intenti a ballare in strada. La sera rientriamo in albergo, praticamente sfiniti, e ci addormentiamo mentre ripensiamo alle meraviglie e ai tesori di questa incantevole città.
E dopo tanto freddo... ci svegliamo con la neve! Ricominciamo il nostro tour di Budapest tra le strade imbiancate. Raggiungiamo a piedi il Quartiere Ebraico con la Grande Sinagoga e poi con la metro Hósök tere, la Piazza degli Eroi, con il Monumento del Millennio (bello, imponente), il Museo di Belle Arti e la Galleria d’Arte.
Quindi ci addentriamo in Városliget, una zona verde (completamente bianca per la neve!) con lo Zoo, il Luna Park, il Circo di Budapest e i Bagni Széchenyi a sinistra e a destra il bellissimo Castello Vajdahunyad con il lago completamente ghiacciato! Qui alcuni bambini pattinano e giocano con le slitte, anche noi ci divertiamo a camminare e scivolare sul ghiaccio. L'aria è gelida, il termometro segna -8°C!
Vicino a una zona termale ci incuriosisce un laghetto che fuma per i vapori delle calde sorgenti termali creando una nuvola in mezzo a tutta la neve, tra uccelli e anatre. Ripresa la metro e poi un bus in Nyugati tér, alla stazione, ci rechiamo all’Isola Margherita, in mezzo al Danubio, con il Monumento del Centenario, ma restiamo poco perché fa freddissimo e continua a nevicare. Arriva la sera, torniamo in Váci utca dove ceniamo in un ristorantino con zuppa di goulash e paprika, oltre a un bel piatto di carne e patate sempre innaffiato da una bella pinta di birra ungherese.
Quindi ci addentriamo in Városliget, una zona verde (completamente bianca per la neve!) con lo Zoo, il Luna Park, il Circo di Budapest e i Bagni Széchenyi a sinistra e a destra il bellissimo Castello Vajdahunyad con il lago completamente ghiacciato! Qui alcuni bambini pattinano e giocano con le slitte, anche noi ci divertiamo a camminare e scivolare sul ghiaccio. L'aria è gelida, il termometro segna -8°C!
Vicino a una zona termale ci incuriosisce un laghetto che fuma per i vapori delle calde sorgenti termali creando una nuvola in mezzo a tutta la neve, tra uccelli e anatre. Ripresa la metro e poi un bus in Nyugati tér, alla stazione, ci rechiamo all’Isola Margherita, in mezzo al Danubio, con il Monumento del Centenario, ma restiamo poco perché fa freddissimo e continua a nevicare. Arriva la sera, torniamo in Váci utca dove ceniamo in un ristorantino con zuppa di goulash e paprika, oltre a un bel piatto di carne e patate sempre innaffiato da una bella pinta di birra ungherese.
Il giorno seguente decidiamo di visitare il Mercato Coperto, all’inizio di Váci utca, vicino al nostro hotel. Caratteristico, con tante spezie, frutta, verdura e oggetti di artigianato locale, oltre ai numerosi souvenirs. Con il tram attraversiamo l’imponente Ponte della Libertà (sotto la collina della Cittadella con il Monumento della Liberazione visibile da ogni angolo della città) fino alle Terme Gellért oltre alla Chiesa della Grotta. Quindi raggiungiamo con il bus la zona di Tabán dove a piedi saliamo dalla Casa del Cervo d’oro fino al Palazzo Reale, sulla collina di Buda innevata. Dopo una pizza nei dintorni di Uri utca riscendiamo a Pest attraversando il Ponte delle Catene per ritornare nella Basilica di Santo Stefano. Passeggiamo nei dintorni fino alla Piazza della Libertà, con la Banca Nazionale Ungherese e diversi palazzi maestosi che si affacciano sulla piazza. Quindi ritornando in Deák tér (con la Chiesa Luterana) e poi sulla Váci utca ci fermiamo per un caffè nel caratteristico Club Verne, locale con gli interni simili a quelli del sottomarino di “Ventimila leghe sotto i mari”.
Quando usciamo è buio, l'aria è fredda e ci sferza il volto. Cala la gelida notte ungherese e noi siamo pronti a ripartire per il lungo viaggio di ritorno verso casa.
Budapest ci ha regalato tante emozioni, è una città elegante, raffinata, ma anche misteriosa e affascinante, da conoscere e scoprire fino all'ultimo angolo nascosto. I suoi ponti, i suoi palazzi, racchiudono secoli di storia oltre a chissà quali segreti rimasti celati nel tempo tra i fumi termali e i suoi intricati labirinti. In inverno con la neve e la temperatura spesso sottozero Budapest può apparire fredda e spietata, ma sotto questa scorza dura pulsa un cuore caldo come le sorgenti sotterranee che la percorrono, e in primavera esplode in mille colori, rifiorendo e splendendo in tutta la sua integrità e bellezza.
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